TERAMO – Ha guidato da Monaco di Baviera fino alle porte di San Benedetto del Tronto senza fermarsi mai a riposare, dopo aver manomesso la ‘scatola nera’ del suo Tir. Un camionista ungherese è così finito nei guai, perchè la Polstrada di Teramo lo ha fermato per un controllo e ha scoperto l’inghippo. Dalla verifica dei tracciati delle distanze percorse e di quelli a veicolo fermo, infatti, risultava l’anomalia di una minima differenza, di appena 308 chilometri dalla partenza in Germania e l’arrivo nell’Ascolano. Il Tir è stato trasferito in una officina per verificare il funzionamento della scatola nera, che è risultata manomessa. All’interno del cruscotto del mezzo è stata infatti rinvenuta una centralina in grado di bypassare il rilevatore tachimetrico, alterando il chilometraggio effettivo, e che veniva azionata tramite un telecomando dall’autista del Tir. Il dispositivo permetteva al conducente di guidare senza che l’attività di viaggio e di fermo previsto per legge con pause che permettano il riposo del camionista e la garanzia di sicurezza stradale. Il trentenne conducente ungherese è stato denunciato per rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, oltre a subire una sanzione amministrativa con il pagamento di 1.600 euro di multa. Il Tir è stato posto in fermo per due mesi e al conducente è stata anche ritirata la patente.
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